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Sommario
Quando a fare l’autotrapianto è un vip
Sono lontani i tempi in cui i calciatori iniziavano ad appendere le scarpe al chiodo in concomitanza con l’arrivo della calvizie: oggi la carriera degli sportivi si protrae sempre di più e di conseguenza, vi è anche una maggiore attenzione per l’aspetto fisico. Per questa ragione, al primo segnale di calvizie incipiente c’è chi, anche nel mondo del pallone, decide di correre ai ripari e dire addio alle stempiature o al look totalmente rasato, affidandosi alle sapienti mani dei chirurghi.
Tra i calciatori ha destato grosso interesse il trapianto di capelli di Wayne Rooney: il calciatore inglese non ha mai fatto mistero del ricorso all’autotrapianto per eliminare la calvizie incipiente nella zona frontale. Anzi, ha più volte ringraziato pubblicamente il suo chirurgo, affermando di essere ricorso ad un secondo intervento per rendere ancora più folta la sua capigliatura.
Anche Cristiano Ronaldo si è espresso a favore della scelta di Rooney, ha infatti affermato “Con la nuova acconciatura è fantastico Wayne. Prima era parecchio brutto, ma ora, con i suoi nuovi capelli, è bellissimo”
L’effetto Wayne Rooney
Non solo Ronaldo ha apprezzato pubblicamente il cambiamento estetico del calciatore del Manchester United, da una recente statistica, nel territorio britannico ci sarebbe stato un incremento del 25% dei trapianti di capelli dei soli giocatori della Premier League: è quello che gli esperti chiamano “Wayne Rooney effect”, l’effetto Waynee Rooney.
Alcuni professionisti della massima serie inglese hanno preferito non parlarne apertamente, ma sono in molti ad aver ammesso di essersi sottoposti al trapianto di capelli dopo aver visto la testimonianza di Rooney.
Ultimo in ordine di tempo è Didi Hamann, già nelle fila del Liverpool e rivale di Wayne al Manchester City.
L’ex calciatore tedesco ha recentemente commentato ” la calvizie è un problema di famiglia, ho iniziato a perdere i capelli quando ero ancora in attività. La perdita dei capelli è iniziata lentamente, notavo che diventavano sempre più sottili intorno alle tempie e nella zona dell’attaccatura. Prima non mi importava più di tanto, ma ora ho maggiore visibilità nei media ed è importante per me avere sempre un bell’aspetto. Adesso la tecnologia ci permette di rimediare al problema e recuperare i capelli persi“.
NB: Questo intervento di trapianto capelli non è stato effettuato presso le strutture sanitarie di Istituto Helvetico Sanders.
I segnali della calvizie da non sottovalutare
Proprio come ricordava Hamman, spesso la calvizie è già un problema presente in famiglia e i primi segnali combaciano con quanto descritto dall’ex sportivo tedesco: capelli che si assottigliano fino a cadere, progressivamente sostituiti da strutture capillari più deboli e corti, i capelli miniaturizzati che in seguito non vengono più sostituiti lasciando spazi vuoti. Quando le avvisaglie si presentano, non è mai saggio aspettare, è invece utile affidare la propria situazione allo sguardo esperto di uno specialista.