Sommario
Gli sportivi sono sempre alle prese con i problemi di capelli, non solo per la frequenza del lavaggio ma anche per le possibili correlazioni tra lo sport e la caduta capelli. Non è un caso che, soprattutto tra gli amanti della palestra o delle attività fisiche all’aperto, ci sia prima o poi il sospetto che lo sport possa in qualche modo provocare o alimentare la caduta capelli. Quanto c’è di vero e quando bisogna preoccuparsi?
Facciamo un po’ di chiarezza…
Nuoto e sport acquatici: il cloro è nemico dei capelli?
Si sa che il cloro non è un toccasana per i capelli, soprattutto quando c’è una fragilità diffusa sull’intera capigliatura. Ciò che preoccupa maggiormente chi pratica nuoto o sport acquatici è però la possibile interazione del cloro con la caduta dei capelli, legando la problematica anche all’utilizzo prolungato della cuffia. Se è vero che i lavaggi frequenti possono eliminare la maggior parte delle sostanze nocive del cloro, non è raro che la capigliatura dei nuotatori professionisti assuma delle sfumature verdi. Tuttavia, non è strettamente correlata all’aumento della perdita di capelli. Al contrario, la cuffia può incidere su un diradamento già in atto perché ogni volta in cui si rimuove è facile strappar via alcuni capelli, ancora più facilmente se si tratta di capelli miniaturizzati, cioè già colpiti da alopecia androgenetica.
Cosa fare: lavare i capelli e il cuoio capelluto con uno shampoo molto delicato, applicando un balsamo per idratare
Da evitare: cuffie eccessivamente strette, soprattutto durante l’allenamento quotidiano è preferibile utilizzarle in materiali come stoffa o lycra
Ciclismo, automobilismo, motociclismo: il casco e la perdita capelli
Chi pratica sport su due o quattro ruote sa perfettamente che il casco è indispensabile, ma che effetto ha sui capelli? Non sono rari i casi di piloti che hanno iniziato la loro carriera da capelloni e si sono ritrovati con un forte diradamento dopo anni di gare (un esempio tra tutti, il motociclista Max Biaggi).
Ma quanto c’è di vero quando si dà la colpa al casco per la propria calvizie?
Poco: nella maggior parte dei casi, infatti, non è il casco, ma lo stress agonistico a provocare un aumento della perdita dei capelli. Lo stress provoca una forma di caduta di capelli temporanea (telogen effluvium), causata da un’alterazione del normale ciclo vitale dei capelli. In questa situazione molti follicoli passano rapidamente dalla fase anagen alla fase telogen, passaggio che si traduce in una sostanziosa caduta di capelli più consistente nell’area delle tempie e del vertice.
Cosa fare: utilizzare prodotti specifici per rinforzare i follicoli
Da evitare: l’uso del casco senza una protezione intermedia in stoffa
Boxe, Body Building, sport all’aperto: quando è il sudore a preoccupare
Chi pratica Boxe e Body Building è frequentemente tentato da una dieta sbilanciata, ricca di integratori alimentari e proteine. I capelli hanno bisogno di un nutrimento completo, per questo, eccedere in maniera prolungata con integratori, determinate vitamine e soprattutto, proteine, non fa bene ai capelli. Quando si parla di atletica e sport all’aperto è invece il sudore il pericolo numero uno. Se è vero che l’eccessiva sudorazione di per sé non implica da sola la perdita dei capelli, è in realtà determinante quando è già in atto una problematica che incide sulla perdita di capelli quotidiana.
Cosa fare: seguire un’alimentazione varia e ricca di vitamine e omega3
Da evitare: l’uso prolungato di integratori
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