Sommario
Perché non ammettiamo di perdere i capelli? Sono sempre di più le persone che tendono a nascondere la caduta capelli, sia a causa dei danni estetici che questa provoca alla nostra immagine, sia per motivazioni di natura psicologica. Ma è possibile rimediare a tutto ciò?
I capelli come forma di comunicazione
La pelle e i capelli rivestono un ruolo importante quali strumenti di comunicazione: l’aspetto esteriore di un individuo non solo rispecchia i suoi sentimenti, ma modifica allo stesso modo gli atteggiamenti e i giudizi delle persone che lo circondano.
Nel relazionarsi, la comunicazione non verbale non è solo fondamentale, ma predominante. Essa conterebbe per il 55 %, con una buona parte da attribuire al volto, all’espressione e ai capelli; il resto viene spartito tra comunicazione vocale (38 %) e verbale (7 %).
Perché tendiamo a nascondere la caduta capelli
Esistono tipologie di approccio psicologico alla calvizie, ciascuna con caratteristiche ben definite. L’approccio può essere principalmente:
- “distaccato”: in questo caso i capelli sono considerati come semplice parte della propria immagine;
- “interessato“: che rispecchia le persone aventi un atteggiamento più incline alle tendenze;
- “coinvolto“: tipico di coloro che ritengono che i capelli siano un segno di sicurezza e mascolinità, una parte integrante della propria personalità.
E’ proprio in questi ultimi due casi che diventa prioritario nascondere la caduta capelli. Ma perché tendiamo a nascondere la caduta capelli?
Alla base di tutto c’è la paura di perdere l’immagine che le altre persone percepiscono di noi. Temiamo cioè di poter perdere fiducia in noi stessi, sicurezza nei rapporti interpersonali e maschilità/femminilità.
Come neghiamo di perdere i capelli
Sono diversi gli studi che rivelano l’esistenza di alcune fasi di elaborazione della caduta dei capelli.
Nel periodo iniziale spesso l’insorgenza della calvizie viene negata, successivamente subentra l’ansia per la distorsione della propria immagine.
Solo in alcuni casi, più gravi, sopraggiungono stati depressivi concomitanti alla perdita dei capelli.
Emergono inoltre alcuni aspetti psicologici comuni che affliggono i pazienti che si presentano dallo specialista per un problema di capelli.
Qualora ci sia una presenza di problematiche di natura tricologica (ad esempio alopecia androgenetica), affiora spesso:
- un rifiuto del paziente di accettare tale valutazione con conseguente ricerca di una possibile problematica alternativa;
- una scarsa disponibilità del paziente ad intraprendere la terapia.
Si cerca di conseguenza nei modi più vari di nascondere la caduta capelli. Esistono, tuttavia, anche buone possibilità di arrestarla.
I risultati graduali dell’ autotrapianto capelli
A patto che la caduta degenerativa non abbia già provocato la morte del follicolo, si può prevenire seguendo un percorso di trattamento personalizzato e studiato appositamente per la problematica.
Da sottolineare l’efficacia del trapianto capelli con tecnica F.U.E., i cui risultati naturali e graduali aiutano ciascuno a migliorare gradualmente la propria immagine. In questa maniera nessuno potrà accorgersi subito dell’avvenuto intervento.
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