Sommario
Cosa sono le ghiandole sebacee e qual è la loro funzione? Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e perché sono importanti anche per il cuoio capelluto.
Le ghiandole sebacee sono ghiandole di dimensioni microscopiche che si trovano sul derma e sono unite al corpo di alcuni peli, poiché sono solitamente associate a un follicolo pilifero.
Ci sono parti del corpo, tuttavia, dove le ghiandole sebacee si aprono direttamente alla superficie cutanea e in quel caso hanno dimensioni maggiori della norma (ad esempio, nel labbro superiore e nelle ali del naso).
Queste ghiandole sono localizzate su tutto il corpo, eccetto i palmi delle mani e le piante dei piedi, e sono più presenti e produttive sul viso e sul cuoio capelluto, per questo ci concentreremo su queste ultime.
Come ridurre il sebo sul cuoio capelluto?
Il sebo ha il compito di proteggere la cute ed i capelli da agenti esterni e di evitare un’eccessiva evaporazione dell’acqua, conferendo la lucentezza e la morbidezza che caratterizzano una capigliatura sana.
Il dotto escretore delle ghiandole sebacee (il canale di passaggio, generalmente a struttura tubulare, che permette il transito di secreti prodotti da una ghiandola) si apre nella parte superiore del follicolo in modo da lubrificare il capello ancora prima che questo compaia sulla superficie cutanea.
Sul cuoio capelluto la produzione totale di sebo è di 650-700 mg nell’arco di 24 ore. Il film idrolipidico, dopo l’asportazione con un detergente, si ricostituisce in 3-6 ore.
Il numero di lavaggi invece, contrariamente a quanto si crede, non influisce sull’attività della ghiandola sebacea. Il fatto che i capelli possano ungersi poco tempo dopo un lavaggio è dovuto alla riduzione della tensione superficiale tra le tegole cheratiniche della cuticola, associata al continuo sfregamento tra i capelli. Ecco perché la velocità di migrazione del sebo lungo la fibra capillare aumenta se i capelli vengono continuamente toccati con le mani o pettinati, come abbiamo spiegato qui: Come mantenere i capelli puliti a lungo.
Inoltre, nei soggetti con capelli particolarmente untuosi, il sebo è più fluido e quindi ha una più alta capacità di migrazione.
In queste persone l’abbondanza di sebo provoca inconvenienti estetici dovuti alla facile adesione delle polveri ambientali. L’iperattività delle ghiandole sebacee dà luogo alla seborrea, che comporta prurito alla testa, dolore al cuoio capelluto e, nel caso in cui il problema perduri, la caduta dei capelli.
Occorre sapere che la produzione di sebo non è uguale durante tutta la vita delle ghiandole sebacee. Queste producono abbondante sebo durante la vita fetale.
Sono attive nei primi mesi di vita e passano in fase di relativa quiescenza fino ai 9-10 anni di età per ritornare in piena attività nella pubertà.
La produzione di sebo subisce una brusca riduzione nella donna in menopausa. Mentre nell’uomo, in modo molto diverso da individuo a individuo, può diminuire lentamente dopo i 60 anni di età.
Per ridurre la produzione di sebo è necessario, prima di tutto, individuare le cause dell’iperattività delle ghiandole sebacee con un’analisi del capello presso una delle sedi in Italia di Istituto Helvetico Sanders.
Da cosa è provocato l’eccesso di sebo?
L’eccesso di sebo sui capelli può essere causato da diversi fattori, tra cui disturbi alimentari o disfunzioni ormonali, ma è anche legato a fattori nervosi e stress.
Se si tratta di seborrea occasionale, le cause potrebbero essere ambientali oppure dipendere da trattamenti troppo aggressivi usati sui capelli.
Nell’alimentazione è consigliato ridurre i grassi di origine animale perché potrebbero favorire l’aumento di sebo, mentre per quanto concerne lo stress, è opportuno dedicare dei momenti della giornata alla cura di se stessi, alleviando tensioni e ansia che possono contribuire ad aumentare l’attività delle ghiandole sebacee e a sporcare i capelli.
Problemi causati dalle ghiandole sebacee
Come abbiamo visto, tra le principali problematiche derivanti da malfunzioni delle ghiandole sebacee c’è la seborrea: questa può essere associata alla comparsa della forfora che in questo caso viene definita steatoide (forfora grassa, caratterizzata da squame giallastre), oltre a una maggiore untuosità di pelle e capelli.
Non va sottovalutato che tra le cause di questa problematica vi sono quelle endocrine: la seborrea, infatti, è causata principalmente da una forte sensibilità delle ghiandole sebacee agli androgeni, gli ormoni maschili, infatti proprio sulle ghiandole sono posizionati i recettori che legano questi ormoni, e per questa ragione può esserci una correlazione con l’alopecia androgenetica.