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Com’è noto, l’alopecia androgenetica è la causa principale della calvizie maschile, ma come fare a riconoscerla tempestivamente e a capire cosa fare per contrastarla?
Per prima cosa, è opportuno individuare determinati segnali che caratterizzano la sua presenza, poi cercare il modo più adatto per contrastare l’evoluzione della calvizie, infine bisogna adottare la soluzione più adatta al proprio specifico caso, perché la perdita di capelli può variare moltissimo da persona a persona, per intensità, velocità di progressione, area colpita ed età in cui si verifica.
Come si può capire se si ha l’alopecia?
Qui abbiamo spiegato quali sono le cause dell’alopecia androgenetica, ma prima è necessario fare un passo indietro.
In Italia, si calcola che il 70% circa degli uomini dai 20 ai 60 anni può essere colpito da alopecia androgenetica, questi sono i tratti distintivi del fenomeno.
Il diradamento dei capelli avviene di solito in 3 aree, e in ogni persona può esserci una preponderanza su un’area piuttosto che un’altra:
la regione temporale, in cui l’attaccatura fronto-temporale dei capelli arretra e aumenta la distanza fra i capelli sulle tempie e le sopracciglia;
il vertice: il cuoio capelluto diventa maggiormente visibile in un’area irregolarmente circolare in corrispondenza della cosiddetta chierica (ne abbiamo parlato nel dettaglio qui;
la regione anteriore del cuoio capelluto: c’è un diradamento dei capelli dell’area subito dietro la fronte;
L’unico segnale visibile dell’alopecia è la caduta dei capelli; in genere la perdita avviene in modo esteso sul cuoio capelluto, ma l’alopecia può interessare anche barba, sopracciglia, braccia e gambe.
Perché viene l’alopecia?
La lenta e progressiva miniaturizzazione dei follicoli piliferi è la caratteristica dell’alopecia, poiché la calvizie non è definita dalla quantità di capelli che cadono, bensì da quelli che non vengono sostituiti e dal fatto che i nuovi capelli sono più deboli, più sottili e depigmentati rispetto agli altri.
I fattori concomitanti sono: il DHT, o diidrotestosterone, presente per via dell’enzima 5alfa reduttasi che fa divenire questi ormoni androgeni più attivi, causando la miniaturizzazione del bulbo pilifero; il gene AR, che secondo alcune ricerche avrebbe un ruolo importantissimo nell’alopecia androgenetica, poiché le sue mutazioni provocano l’aumento dell’attività dei recettori dell’ormone androgeno all’interno dei follicoli; infine, per ora solo a livello di ipotesi oggetto di ricerche scientifiche ci sono la Prostaglandina PGD2, il KROX20, gli enzimi JAK e le cellule T regolatorie.
Se non viene trattata, l’alopecia androgenetica peggiora sempre di più, con velocità diversa da persona a persona, fino a una fusione delle aree alopeciche e infine ad alopecia completa della sommità del capo.
I capelli nella regione parietale ed occipitale, invece, rimangono sempre, anche nei casi gravi.
L’alopecia androgenetica non si può prevenire completamente, ma è possibile intervenire una volta che si è individuata e che si è verificato il livello di avanzamento.
I campanelli di allarme della sua comparsa, dunque, possono essere difficili da notare in un primo momento e solo in fase avanzata ci si accorge dell’assottigliamento progressivo dei capelli. A meno che non si decida di sottoporsi ad appositi test genetici in grado di identificare la propria predisposizione ereditaria a questa problematica.
A quale età può svilupparsi l’alopecia androgenetica?
È importante distinguere fra 3 tipi di alopecia, perché in base all’età in cui si sviluppa c’è un diverso tipo di evoluzione. L’alopecia ad evoluzione lenta inizia tra i 28 e i 35 anni e progredisce lentamente senza portare, di solito, alla calvizie totale.
L’alopecia ad evoluzione rapida inizia intorno ai 18 anni e provoca una stempiatura importante già intorno ai 20 continuando a diffondersi con l’avanzare dell’età.
L’alopecia da invecchiamento comincia dopo i 50 anni di età e colpisce tutta la capigliatura in maniera omogenea, senza portare però ad avere zone completamente glabre.
Effettuando l’analisi gratuita dei capelli e del cuoio capelluto presso il centro Istituto Helvetico Sanders più vicino, è possibile scoprire se si è affetti da alopecia androgenetica e quale stadio si è evoluta, per poi trovare un rimedio possibile e ritrovare il piacere di riavere una chioma robusta, sana e fluente.
Inoltre, Grazie al Test Hair GENETIC, è possibile individuare il rischio genetico personale di insorgenza della calvizie e agire con tempestività per prevenire o limitare la progressione della problematica.