Sommario
Sul fenomeno della calvizie è stato detto molto, spesso senza affrontare l’argomento in modo scientifico e basandosi su dati parziali oppure su luoghi comuni privi di qualsiasi fondamento.
Per questo è fondamentale fare chiarezza e spiegare con parole semplici e dati aggiornati quali sono le cause della caduta dei capelli, quanto è effettivamente diffusa in Italia e quali rimedi sono possibili.
Con questo intento abbiamo realizzato l’infografica “La calvizie in Italia e nel resto del mondo”, che presenta i dati statistici più recenti sul fenomeno, illustra le ricerche inerenti il numero di trapianti effettuati nel mondo e smentisce alcune fake news riguardo le cause effettive della caduta dei capelli.
La calvizie: un problema che riguarda uomini e donne
Non c’è dubbio che la caduta dei capelli sia un problema che affligge soprattutto gli uomini; in Italia il 39% della popolazione maschile è affetta da una forma di calvizie, ma le donne non sono del tutto risparmiate, poiché il 13% della popolazione femminile soffre di calvizie.
Sebbene la caduta dei capelli non colpisca con uguale gravità le donne, si tratta comunque di 4 milioni di persone che devono affrontare un problema del genere.
Uno degli aspetti decisivi da conoscere a proposito della calvizie è la percezione che questa condizione comporta, infatti secondo un’indagine da noi condotta risulta che la caduta dei capelli è ritenuto essere il peggiore inestetismo fisico (è l’opinione del 65% degli intervistati), per questo si cerca un rimedio che possa restituire alla persona una maggiore autostima e una più profonda fiducia in sé.
Quante sono le persone affette da calvizie in Italia e nel mondo
La classifica dei Paesi per percentuale di calvi parla chiaro: l’Italia è al settimo posto, superata di poco dagli Usa e dal Regno Unito. Sul podio si trovano Germania, Spagna e Repubblica Ceca, quest’ultima con il 42,79% degli uomini a essere colpita da una forma di calvizie.
Se le differenze tra i Paesi occidentali non sono abissali, la situazione cambia parecchio nei Paesi asiatici; la Cina è la nazione con il minor numero di calvi (il 20%), per un fattore genetico, ovvero la minore presenza di un enzima che converte il testosterone in DHT provocando così la progressiva caduta dei capelli.
Quanti scelgono di fare un trapianto di capelli?
L’infografica presenta, inoltre, i risultati delle ricerche condotte dall’ISHRS (International Society of Hair Restoration Surgery), che segnalano un aumento delle persone che ricorrono a trapianti di capelli e a trattamenti per la cura della calvizie (735.312 trapianti effettuati, in crescita del 16% in un anno, e 2.083.522 persone nel mondo che hanno fatto un trattamento anticaduta o un trapianto).
Questa crescita riguarda anche l’Italia, dove sono state 100.000 persone ad aver scelto, nel 2019, di affrontare il problema seriamente, abbandonando le leggende metropolitane che sono ancora in circolazione a proposito della calvizie.
A tale proposito, abbiamo individuato 5 miti sulla caduta dei capelli, notizie false che è nell’interesse di tutti contrastare.
Le descriviamo in dettaglio:
I capelli bianchi non vanno strappati: non c’è alcuna evidenza scientifica che questo possa rafforzare i capelli o portare benefici di alcun tipo.
Tagliare i capelli corti non comporta necessariamente un rafforzamento. Se c’è un problema al cuoio capelluto, non sarà la lunghezza del capello a influire in senso positivo o negativo.
Lavare spesso i capelli non li danneggia né li indebolisce: solo in casi particolari è consigliato non eccedere con i lavaggi, ma non c’è una regola che vale per tutti in questo caso.
Il gel e le lacche non favoriscono la caduta dei capelli. Sebbene alcuni prodotti possano essere aggressivi per il cuoio capelluto, è un falso mito il fatto che il gel possa causare o contribuire alla calvizie.
Indossare frequentemente il cappello non è una causa della caduta dei capelli. Sono molti altri i fattori che influiscono, in primo luogo genetici ma anche lo stile di vita.
Proprio a causa del diverso impatto che può avere la calvizie su una persona, è indispensabile scegliere soluzioni personalizzate, come ad esempio il trapianto di capelli con tecniche innovative che viene eseguito nelle strutture sanitarie di Istituto Helvetico Sanders. Il protocollo SMART FUE (“Scalp Motorized Assisted Rational Transplantation”) è studiato per esaminare nel minimo dettaglio la situazione personale del paziente e fornire un monitoraggio costante anche dopo l’intervento, massimizzando così i risultati del trapianto.
Con questa infografica abbiamo voluto dare il nostro contributo a una più approfondita conoscenza del fenomeno calvizie, perché siamo convinti che questo sia il primo passo per poter prendere una decisione consapevole senza perdere tempo prezioso.