Di solito lo stress è un fattore positivo che ci permette di affrontare le avversità in maniera efficiente, ma può anche provocare la caduta dei capelli, dando vita ad un tipo di alopecia subdola perché provoca, nei soggetti che ne vengono colpiti, un forte senso di ansia dovuto alla paura di restare calvi, innescando così un pericoloso circolo vizioso.
L’ansia che si genera alimenta lo stress e quindi dà nuova linfa al processo di caduta dei capelli velocizzando l’evoluzione della calvizie.
Se lo stress è meno intenso e più costante nel tempo avremo invece un telogen effluvium cronico. La perdita di capelli sarà meno importante ma più diffusa e protratta nel tempo. In questo caso si può andare incontro ad un diradamento.
Per individuare tempestivamente le cause che danno origine alla caduta dei capelli durante un periodo particolarmente stressante e prevenire un possibile peggioramento è consigliato affidarsi a professionisti in grado di selezionare il percorso migliore per affrontare la problematica personale.
Con l’ANALISI GRATUITA sostenibile presso i 25 centri di Istituto Helvetico Sanders, ci si affida ad esperti in ambito tricologico e ad una metodica frutto di un approccio collaudato da oltre trenta anni di esperienza.
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L’alopecia psicogena può manifestarsi quando particolari condizioni di stress inducono l’ipotalamo e l’ipofisi ad alterare il consueto rilascio di ormoni, in risposta agli stimoli ansiogeni ricevuti dal cervello.
In particolare, negli ultimi anni si è appurato come una situazione di stress alteri il comportamento e le normali dinamiche di crescita dei capelli e sia spesso associata ad una importante atrofizzazione dei capillari che nutrono il bulbo pilifero. Ciò induce una condizione di cattiva nutrizione cronica che sfocia nell’atrofia del capello stesso.
Questa forma di alopecia si caratterizza generalmente per la comparsa di iperseborrea, microinfiammazioni perifollicolari e tricodinia. I soggetti che ne sono colpiti, spesso hanno anche disturbi della personalità, stati di ansia o anche depressione.
I segnali dell’alopecia da stress si confondono spesso con quelli dell’alopecia androgenetica e per poter realmente capire di quale andamento si tratti non è sufficiente che il soggetto abbia avuto un periodo stressante a cui ha fatto seguito una caduta dei capelli, ma è importante indagare altri elementi.
Solamente dopo aver capito da quanto tempo dura la caduta, la struttura dei capelli che cadono, in quale momento della giornata cadono e se oltre la caduta ci sono stati altri cambiamenti, si può fare un’analisi differenziale tra un andamento a risoluzione spontanea come quello da stress ed uno con decorso degenerativo come l’alopecia androgenetica.
L’alopecia androgenetica non determina un fenomeno di caduta dei capelli quanto invece una lenta e progressiva miniaturizzazione dei follicoli piliferi e quindi dei capelli da essi prodotti, che diventano sempre più sottili, corti e depigmentati.
Le principali zone colpite negli uomini sono quella frontale, quella temporale e la zona del vertice. Quelle risparmiate invece sono quella parietale e quella occipitale. Si può andare da forme leggere, che comportano il solo arretramento della linea frontale, fino ad un’alopecia che coinvolge un’area molto ampia del cuoio capelluto.
La prima cosa da fare per affrontare la problematica è eseguire una serie completa di analisi per capire quali siano le reali cause della caduta dei capelli. L’ANALISI GRATUITA di Istituto Helvetico Sanders permette di inquadrare tali cause ed intervenire con i trattamenti FISIO-COMPLEX, formulati con sostanze funzionali di origine naturale, dermatologicamente testati.
Se la caduta dei capelli è in atto da tempo, il Trapianto di Capelli con protocollo Istituto Helvetico Sanders SMART FUE rientra tra le soluzioni migliori per il recupero di una capigliatura naturale.