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Che cosa è l’alopecia da trazione? Questo problema consiste nella perdita di capelli associata allo stress generato da alcuni trattamenti o pettinature.
Le trazioni sui capelli, anche lievi ma costanti, possono alterare il processo di crescita dei capelli; questo accade prevalentemente nella zona frontale o temporale, ma può avvenire anche in altre aree del cuoio capelluto.
La trazione sul capello può causare infiammazione attorno al follicolo e può capitare di non accorgersene, poiché non sempre ci sono dei sintomi. Con il passare del tempo, i follicoli diminuiscono di densità e si miniaturizzano.
Da un’analisi svolta dai ricercatori del Johns Hopkins Health System, negli Stati Uniti, emerge un quadro molto chiaro riguardo le pettinature e i trattamenti che possono favorire l’alopecia da trazione.
Va aggiunto che le cause possono dipendere anche da abitudini errate, come un uso eccessivo di fermagli, elastici e mollette per tenere fermi i capelli, le spazzolate troppo energiche nello stesso punto, lo sfregamento eccessivo dei capelli che può portare a un’infiammazione del follicolo, e la tricotillomania, ovvero il disturbo che porta a tirare e strappare ciocche di capelli.
Fra le pettinature a maggiore rischio ci sono: le trecce, i dreadlock e le extension, soprattutto quando scelti per acconciare capelli stirati con prodotti chimici.
Nel caso delle extension il problema è dovuto anche all’applicazione diretta di colle sul cuoio capelluto.
Inoltre, la stiratura chimica espone a un rischio elevato di danni al fusto del capello, con conseguente possibilità di rottura.
L’analisi pubblicata sul Journal of the American Academy of Dermatology ha suddiviso i tipi di pettinature in 3 differenti categorie di rischio in base al livello di tensione, al peso, al calore e agli agenti chimici cui sono esposti i follicoli dei capelli.
Le acconciature considerate a rischio moderato sono le stesse citate per l’alto rischio ma solo nel caso in cui siano applicate a capelli non trattati.
Inoltre, la permanente, l’uso di parrucche e la stiratura con il calore (phon o piastra) sono anch’esse a rischio moderato per il capello.
Nel caso della stiratura con l’asciugacapelli, ad esempio, il fusto può esserne indebolito, ma non è necessariamente associata all’alopecia da trazione se non abbinata alle pettinature a rischio; lo stesso vale nel caso della permanente, mentre le parrucche possono danneggiare capelli se mantenute in posizione mediante fermagli o adesivi o se la cuffia su cui sono fissati i capelli è di cotone o di nylon anziché in raso.
Generalmente, i capelli non trattati possono sopportare trazioni maggiori e spazzolate più energiche e corrono un minor rischio di alopecia da trazione, indipendentemente da come vengono acconciati.
Se possibile, quindi, è meglio non sottoporli a stress; in questo modo sarà possibile sbizzarrirsi con trecce, chignon ed extension correndo meno rischi.
Attenzione però: gli autori dello studio raccomandano di sciogliere le treccine almeno ogni 2-3 mesi, mentre le extension dovrebbero essere rimosse dopo 6-8 settimane dall’applicazione.
Per quanto riguarda, invece, le acconciature a rischio più basso, sono quelle che non sottopongono il follicolo ad una tensione molto elevata, come ad esempio code di cavallo non strette.
Se affrontata appena si manifesta e gestita nel modo corretto, l’alopecia da trazione è reversibile.
Anzitutto, lasciare i capelli sciolti o tenerli raccolti in code basse e chignon morbidi, aiuta i follicoli a stare meglio. Tuttavia, se il follicolo è molto danneggiato, potrebbe verificarsi un assottigliamento dei capelli che poi si aggraverà e porterà alla caduta.
Per questo è opportuno rivolgersi agli esperti di Istituto Helvetico Sanders, effettuando un’analisi del capello presso una delle sedi in Italia: in questo modo sarà possibile individuare le cause specifiche del fenomeno ed identificare il trattamento più adatto per affrontare la problematica con successo.