Sommario
Cosa c’è da sapere sull’arretramento dell’attaccatura? Si tratta di un fenomeno comune che può avvenire negli uomini e nelle donne in modo diverso e con una differente gradualità.
Come fare a capire se si tratta di un campanello d’allarme che anticipa una prossima caduta dei capelli, oppure se si ha a che fare con un fenomeno fisiologico e non ci si deve preoccupare?
Cosa si cela dietro l’arretramento dell’attaccatura dei capelli
Riguardo gli uomini, quasi 3 su 5 diventano calvi entro i 50 anni, e l’arretramento dell’attaccatura può essere, in effetti, un segnale di inizio di alopecia, eppure questo processo è molto graduale, perciò bisogna essere in grado di interpretarlo correttamente.
Il processo di arretramento dell’attaccatura e la velocità con cui la stempiatura avanza variano da persona a persona, quindi la preoccupazione dipende dalla velocità con cui questo fenomeno avviene e l’età in cui si presenta: la stempiatura fisiologica è un arretramento naturale dell’hairline che dipende da fattori genetici e, in genere, rientra nei primi 2 stadi della scala Norwood ed è delineata in modo netto e simmetrico.
Nel caso dell’alopecia androgenetica, l’arretramento dell’attaccatura può essere un sintomo, in quanto le zone dell’attaccatura dei capelli sono più sensibili all’azione del diidrotestosterone (DHT) e quindi vengono colpite per prima rispetto ad altre zone della testa.
Com’è noto, non è l’aumento di androgeni a provocare la stempiatura, bensì la maggiore sensibilità dei follicoli piliferi al DHT in cui viene trasformato il testosterone tramite l’enzima 5-alfa-reduttasi.
L’arretramento dell’attaccatura può essere quindi precoce e aggressivo, trasformandosi successivamente in calvizie.
Cosa fare se i capelli si diradano o se c’è l’arretramento dell’hairline
Nel caso in cui si verifichino i primi segnali di arretramento, sfoltimento o diradamento nelle zone centrali o laterali dell’hairline, è opportuno intervenire tempestivamente affidandosi ai migliori esperti per individuare il percorso più adatto per affrontare la problematica: prenota un’analisi gratuita presso una delle sedi di Istituto Helvetico Sanders, in questo modo saprai quali sono le cause effettive dell’arretramento e cosa è possibile fare nel tuo caso specifico.
Quali sono i tipi di attaccatura dei capelli
È possibile distinguere l’attaccatura in base alla posizione, quindi bassa, media e alta.
L’attaccatura bassa è quella in cui la linea di origine dei capelli è molto vicina alle sopracciglia, di conseguenza il viso e la fronte sembrano più piccoli.
L’attaccatura media è quella in cui la linea di origine dei capelli si trova al centro o verso la metà superiore della fronte, può essere irregolare, asimmetrica o regolare, con la linea dritta o arrotondata.
Nel caso dell’attaccatura alta, questa inizia alla sommità della testa, quindi la fronte e il viso sembrano più ampi.
L’attaccatura dritta non segue la curva naturale della testa, ma forma una linea retta con angoli molto netti ai lati, ma esistono tipi di attaccatura che hanno invece una forma arrotondata, simmetrica e senza irregolarità, a U rovesciata.
Un’altra tipologia è quella triangolare, che si chiama così perché la forma tondeggiante è sostituita da quella di un triangolo, con il vertice al centro della fronte o leggermente spostato da un lato; c’è poi l’attaccatura detta a “picco della vedova”, che ha una caratteristica forma a V, con la punta situata più o meno al centro della fronte.
Inoltre, è molto comune avere avere un’attaccatura dei capelli irregolare, con un lato più alto dell’altro o con una linea frastagliata.
Esistono anche attaccature dei capelli in cui una piccola parte dei capelli cresce in una direzione diversa rispetto a quelli circostanti, creando un vortice (si tratta, in pratica, di “ciuffi ribelli”).
Alcuni miti da sfatare sulla caduta dei capelli
L’arretramento dell’attaccatura inizia in età avanzata
Falso: al contrario, la perdita dei capelli può iniziare in giovanissima età (calvizie precoce) e manifestarsi proprio con l’arretramento dell’attaccatura.
Indossare un copricapo provoca stress ai follicoli piliferi provocando la caduta dei capelli
Falso: i copricapo da soli non incidono in alcun modo sui follicoli piliferi, al contrario possono provocare delle infezioni al cuoio capelluto che, se non trattate vanno effettivamente a causare dei danni anche al follicolo pilifero e possono provocare o accelerare anche la caduta capelli.
Se vuoi mantenere intatti i tuoi capelli, stai lontano da gel e lacche
Falso: gel e lacche non causano la caduta capelli e neppure lo shampoo, ma ci sono alcune abitudini errate sia in fase di lavaggio che di asciugatura che possono incidere su una situazione già compromessa.
Esporsi al sole provoca l’atrofizzazione dei follicoli
Falso: i raggi UV non causano da soli la perdita dei capelli, ,ma possono danneggiare l’equilibrio idrolipidico del cuoio capelluto.
Esagerare con i carboidrati porta ad una caduta dei capelli precoce
Falso: i carboidrati forniscono un apporto nutritivo che aiuta i capelli a crescere sani e forti, alcune ricerche sottolineano che è un deficit di ferro, non di carboidrati, che può incidere sulla capigliatura.
Gli uomini con più testosterone sono maggiormente soggetti a calvizie
Falso: questo è sicuramente una delle credenze più popolari. Gli uomini calvi non hanno un quantitativo maggiore di testosterone, la ricerca scientifica lo ha smentito definitivamente. Quello che cambia è l’effetto dell’enzima 5 alfa reduttasi che agisce sul testosterone modificandolo in diidrotestosterone e di fatto, miniaturizzando il follicolo.
Tagliare più spesso i capelli ne allontana la possibilità di caduta e ne rinforza la crescita
Falso: i tagli frequenti non vanno in alcun modo ad accelerare la crescita né rallentano il processo di caduta se già in atto.
I capelli richiedono un lavaggio quotidiano.
Falso: I capelli sono dotati di un sistema di lubrificazione naturale, secreto dalle ghiandole sebacee. Un lavaggio quotidiano potrebbe per questo incidere negativamente sulla loro corretta idratazione.