Settembre 16, 2024
La nota rivista “Chi”, specializzata nella cronaca rosa e nel gossip su personaggi famosi, ha pubblicato una lettera inviata da una mamma, che racconta l’esperienza di suo figlio con la Finasteride e il modo in cui questo farmaco ha sconvolto la loro vita.
Cos’è la Finasteride?
La Finasteride è un farmaco sintetizzato chimicamente, con la capacità di inibire la 5 alfa reduttasi, l’enzima responsabile della trasformazione del testosterone in diidrotestosterone.
Tanti uomini tra i 20 e i 60 anni, utilizzano la Finasteride con l’intento di fermare l’alopecia androgenetica; tanti i casi registrati di effetti collaterali che hanno sconvolto la vita degli utilizzatori, proprio come in questa esperienza raccontata da una mamma di un giovane ragazzo di 25 anni.
La testimonianza
“Cordiale, intelligente e umano direttore Signorini, sono una mamma disperata che, non sapendo più a chi potersi rivolgere, prova attraverso la sua seguitissima rubrica, a lanciare un grido di aiuto.
Mio figlio, che oggi ha 25 anni, in adolescenza ha fatto uso di un medicinale definito miracoloso e che avrebbe dovuto aiutare la ricrescita dei capelli.
Ma di fatto questo farmaco – che è a base di Finasteride – ha causato in mio figlio ( e non solo in lui, dato che è accaduto anche a molti altri soggetti maschili di ogni fascia d’età che ne hanno fatto uso) dei problemi gravissimi.
Tali problemi a oggi non ancora risolti – anzi, semmai persino accentuati! – hanno compromesso in maniera radicale la sua sfera sessuale, provocando tra l’altro impotenza.
Dopo attente ricerche e analisi sui vari soggetti sofferenti, è emerso che tutti loro soffrono di forte depressione, attacchi di panico, disturbi del ritmo sonno e veglia, alterazioni nella percezione della realtà; inoltre, faticano ad andare al lavoro e hanno davanti a sé un futuro nefasto, se la ricerca non interverrà in modo approfondito per cercare un antidoto o una cura a questi gravissimi sintomi.
Come mamma e come essere umano, soffro moltissimo nel vedere che mio figlio vivere da ben cinque anni dentro a un buco nero, senza per ora via d’uscita.
La mia lettera non vuole essere un’accusa alle aziende che commercializzano tale farmaco, bensì il tentativo di diffondere una notizia che non ha abbastanza risalto.
Mio figlio, così come gli altri ragazzi nelle sue stesse condizioni, sta girando l’Italia in lungo e in largo, cerca consulti, spende moltissimo denaro, si sottopone a pesanti esami di laboratorio e deve assumere numerosi farmaci.
Insomma questa Finasteride sta causando gravi danni senza che quasi nessun medico la conosca veramente.
E’ stato persino aperto un sito chiamato <Associazione Vittime Finasteride> (www.associazionevittimefinasteride.org ndr) ma per il momento non c’è stato alcun esito.
Credo e temo che a questi giovani ragazzi verrà negata la possibilità di avere una ragazza, una moglie una famiglia , dei figli… Sapendo della sua grande sensibilità, confido con tutto il cuore che lei pubblicherà questa mia lettera con l’auspicio che le ricerche continuino e che non si spenga il faro su questo terribile problema, che può portare persino a gesti estremi.
Quando non si vede la via d’uscita, e per ora non c’è, si può infatti pensare anche di farla finita con una vita, che per me e per la mia famiglia si è trasformata in una vera tragedia.
-Una Mamma disperata.”
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