Sommario
- 1) Il trapianto di capelli si basa su un progetto individuale
- 2) I capelli prelevati sono capelli propri
- 3) Non rimane nessun segno visibile
- 4) I capelli trapiantati seguono l’orientamento degli altri capelli
- 5) I capelli trapiantati ricrescono in modo graduale
- 6) I capelli trapiantati non ricadono
- 7) La tecnica è in continuo aggiornamento
- Come funziona il trapianto di capelli F.U.E.?
Il trapianto follicolare monobulbare F.U.E. (Follicular Unit Excision) è la tecnica più accreditata tra i moderni metodi di trapianto di capelli. E’ un metodologia minimamente invasiva che permette di ottenere risultati totalmente naturali, senza segni visibili e con una ricrescita graduale dei capelli. Quali sono le caratteristiche della tecnica che permettono di ottenere questo tipo di risultati?
Vediamoli di seguito:
1) Il trapianto di capelli si basa su un progetto individuale
Il progetto di autotrapianto di capelli è diverso da caso a caso, cucito addosso ad ogni singolo paziente, studiato dal chirurgo in base alle caratteristiche individuali del soggetto come per esempio:
- Situazione originaria prima della perdita di capelli
- estensione della zona da rinfoltire,
- qualità e spessore dei capelli,
- condizione della cute.
L’autotrapianto ripristina la situazione originaria dei capelli senza che ci siano i segni tipici di una operazione chirurgica, proprio per questo motivo nessun trapianto di capelli è simile ad un altro.
2) I capelli prelevati sono capelli propri
I capelli che vengono prelevati sono capelli propri, ciò assicura omogeneità nel risultato finale. I capelli trapiantati si integrano perfettamente con i capelli preesistenti non creando effetti artificiali.
3) Non rimane nessun segno visibile
I segni del trapianto con tecnica F.U.E. non sono visibili ad occhio nudo ne nella zona donatrice ne nella zona ricevente. Nella zona da rinfoltire le cicatrici non sono visibili poiché lo strumento utilizzato per reimpiantare i capelli ha un diametro inferiore ad un millimetro. Inoltre il metodo con cui i chirurghi eseguono il prelievo, cosi detto a scacchiera, fa si che anche nella zona donatrice le cicatrici non siano visibili ad occhio nudo. L’assenza di segni visibili differenzia la tecnica F.U.E. dalla tecnica STRIP, molto più invasiva per il paziente perchè prevede il prelievo tramite bisturi di una striscia di cuoio capelluto dalla zona donatrice.
4) I capelli trapiantati seguono l’orientamento degli altri capelli
Grazie alla bravura e alla manualità del chirurgo che esegue l’intervento, ai capelli trapiantati viene dato il giusto orientamento seguendo quello dei capelli preesistenti evitando cosi “l’effetto bambola.”
In particolare si nota la maestria del chirurgo nell’orientare i singoli capelli quando si vanno a trattare zone particolari come il vertice, dove i capelli possono avere direzioni differenti; per esempio possono seguire una spirale perfetta oppure creare due diverse spirali, nel centro del vertice, invece, i capelli tendono a crescere in avanti, ecco perché l’abilità pratica del chirurgo che esegue l’intervento è molto importante per il raggiungimento di un risultato naturale.
Un’altra zona in cui è necessario prestare molta attenzione all’orientamento dei capelli è la hairline, la linea o attaccatura frontale.
Nel caso qui di seguito è stato ricreata la linea con lo stesso aspetto dell’attaccatura che aveva il soggetto prima di perdere i capelli, cambiando proprio la cornice del viso e riportando il cliente alla sua situazione originaria con un aspetto decisamente più giovanile.
Nell’esempio che segue la linea frontale è tornata ad essere netta ma al contempo molto naturale.
La manualità del chirurgo in interventi come questo è fondamentale; l’operatore, infatti, deve immaginare una linea frontale oramai scomparsa e deve prestare particolare attenzione all’orientamento dei capelli per non perdere l’effetto di naturalezza.
Per ottenere risultati di questo tipo è fondamentale rivolgersi a personale esperto, che abbia sviluppato nel tempo un’esperienza e una manualità tale da assicurare ad ogni paziente il massimo risultato possibile in base alla situazione di partenza.
5) I capelli trapiantati ricrescono in modo graduale
I capelli ricrescono in maniera naturale e graduale poiché la ricrescita dipende dalla fase del ciclo di vita in cui si trovava il capello quando è stato prelevato. Un risultato estetico apprezzabile si avrà dopo 6 mesi, mentre si potranno vedere i pieni risultati a partire da 12 mesi dopo l’autotrapianto.
6) I capelli trapiantati non ricadono
La maggior parte dei capelli impiantati cade entro tre mesi in seguito allo stress che il follicolo subisce tra espianto ed impianto Questo è un fattore del tutto normale che non deve preoccupare. I follicoli impiantati inizieranno a produrre capelli nuovi con tempi diversi a seconda della fase del ciclo vitale nella quale si trovavano al momento del prelievo. La ricrescita sarà quindi graduale. Una volta ricresciuti, i capelli impiantati non cadranno più perché prelevati da zone minimamente soggette all’azione del dht ormone responsabile della calvizie. Per questo motivo i risultati ottenuti con l’autotrapianto di capelli possono essere definiti permanenti.
7) La tecnica è in continuo aggiornamento
La tecnica F.U.E. follicolar Unit excision, utilizzata dai chirurghi di Istituto Helvetico Sanders per effettuare il trapianto di capelli, ha sviluppato diversi cambiamenti e perfezionamenti nel corso del tempo. L’evoluzione della tecnica chirurgica ha portato oggi a nuovi, più sofisticati approcci consentendo di raggiungere risultati ritenuti fino a pochi anni fa impensabili.
Come funziona il trapianto di capelli F.U.E.?
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