I capelli grigi sono temuti, rifiutati o esibiti come nel caso della nuova moda del granny hair, ma si sa ancora molto poco sulle cause che ne determinano la comparsa. Una scoperta decisiva in materia arriva da uno studio coordinato dall’University College London presentato sulle pagine di Nature Communications. Questa ricerca, ha portato alla scoperta del gene responsabile della diminuzione della melanina durante l’invecchiamento.
Lo studio ha coinvolto diverse università e più di 6000 individui
L’indagine, pubblicata su Nature Communications e firmata dal dott. Kaustubh Adhikari, ha preso in esame, con la collaborazione diverse università fra Regno Unito, Spagna, Centro-Sud America e Australia, circa 6630 individui, selezionati tra quanti avevano antenati europei, africani o nativi americani. In questo modo, la ricerca ha riguardato un vasto patrimonio genetico, osservando individui con tipologie di capelli diversissimi tra loro: biondi di discendenza europea, neri dai capelli crespi e gli indios dai capelli nerissimi, folti e lucidi. Dopo mesi di ricerche, gli scienziati hanno individuato tra l’altro il gene che rende folta la barba, il gene che regola le sopracciglia, e quello che determina il diametro dei capelli.
Kaustubh Adhikari, leader dello studio, sottolinea: “Diversi geni coinvolti nella calvizie e nella definizione del colore dei capelli erano già conosciuti, ma è la prima volta che un ‘gene del grigio’ viene identificato, oltre ad altri geni che influenzano la forma e la densità di peli e capelli. Questo è stato possibile perché abbiamo analizzato un ‘melting pot’ di individui molto diversi fra loro, cosa che non era mai stata fatta prima d’ora su così larga scala.” Gli altri geni individuati sono PRSS53, legato alla forma del capello e quindi al suo aspetto liscio o mosso, EDAR e FOXL2, che controllano rispettivamente lo spessore della barba e delle sopracciglia.
Il gene responsabile della canizie si chiama gene irf4, è responsabile dell’ingrigimento dei capelli sia in tarda che in giovane età.
La ricerca ha anche dato nomi scientifici a fenomeni che tutti avevamo già osservato, come il fatto che le persone di origine africana e asiatica tendono in tarda età ad avere meno capelli bianchi.
Il professor Andrés Ruiz-Linares, UCL Biosciences, che ha condotto lo studio, ha detto: “Abbiamo trovato la prima associazione genetica per ingrigimento dei capelli, che potrebbe fornire un buon modello per comprendere aspetti della biologia di invecchiamento umano. La comprensione del meccanismo dell’associazione del gene IRF4 ingrigimento potrebbe anche essere rilevanti per lo sviluppo di metodi per ritardare ingrigimento dei capelli. ”
Possibili applicazioni pratica della scoperta del gene Irf4
L’applicazione più immediata della ricerca riguarderà la medicina forense: la mappatura genetica consentirà di aiutare i medici a ricostruire le sembianze di vittime di delitti particolarmente efferati, ricostruendone grazie al Dna anche il tipo di barba e di capigliatura.
Per la pillola contro i capelli bianchi bisognerà aspettare ancora un po’ ma non c’è fretta visto che i capelli grigi sono di gran moda.
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